Fra il 1865 ed il 1867, Enrico Höfling, forse anche in collaborazione con Enrico Hartung, erigono proprio a Spalato il piccolissimo stabilimento per la produzione del cemento idraulico, nella parte occidentale della baia di Spalato, ovvero alle pendici del monte Marjan. La fabbrica era costituita unicamente da una primitiva fornace per la cottura della marna ed annesse macine per la frantumazione dei sassi e del cemento furono installate su un piccolo fazzoletto di terreno confinante con il mare. Questo terreno o meglio di scogliera, dell’allora proprietà del Comune di Spalato, era contraddistinto dalla particella catastale nr. 8335 ed aveva una superficie di appena 173 klafter, pari a 0,06 ettari. Osservando le carte catastali dell'epoca è possibile comprenderne le reali dimensioni.

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Come già detto in precedenza, Il fondo ove era stata eretta la fornace, ovvero la particella terr. 8335 all'epoca era di proprietà del Comune di Spalato e pertanto gli imprenditori Gilardi e Bettiza, stipularono con l’allora amministrazione Bajamonti, un contratto d’affitto per 15 anni, ovvero sino a tutto febbraio 1886, il cui prezzo di locazione era fissato a 24 fiorini annui da versare in rate semestrali di 12 Fiorini. Tale contratto fu oggetto di grande rimostranza del Podestà Antonio Bajamonti nei confronti degli avversari politici durante la prima assemblea popolare tenutasi a Spalato all’interno del teatro Bajamonti il 21 Gennaio 1872. In tale circostanza, l’onorevole Bajamonti, durante un suo lunghissimo discorso atto a dimostrare che tutto il suo operato era stato compiuto unicamente nell’interesse del Comune e della città, utilizzò anche come esempio il contratto stipulato con l’imprenditore Lorenzo Gilardi per l’affitto del fondo Dražanac.  Difatti per confutare qualsiasi favoritismo, ricordò che l’attiguo fondo a quello in affitto al Gilardi, possedeva una rendita di 70 soldi annui e che il terreno del Gilardi di quattro volte più piccolo, fu rivalutato dal comune in 24 fiorini annui.

Nel corso di circa un secolo dalla realizzazione della carta catastale nel 1831, la linea costiera della baia di Spalato variò moltissimo. All’inizio del Novecento furono avviati i lavori per la realizzazione di una nuova riva (Zapadna Obala), proprio nella parte occidentale della città che terminarono alla fine degli anni venti. In basso le sovrapposizioni delle rispettive carte catastali.

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Da un'analisi dell'atto notarile nr. 1594/1929 - Atti Notaio KATALINIĆ Bruno relativo alla vendita dello stabilimento e l'atto nr.  5398/1942 atti notaio KAMBER Pietro, è possibile risalire in maniera decisamente dettagliata, a possesso di tutti i terreni appartenenti alla società Gilardi e Bettiza al 1929. Di seguito nella tabella che segue, la lista delle particelle.

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