ELEMENTI DECORATIVI

Gli elementi decorativi prodotti dalla fabbrica, per la loro bellezza e qualità, erano il vanto della produzione. Non di rado venivano difatti menzionati articoli di giornale che plaudevano all’uso di simili prodotti, che altro non potevano fare che abellire la città di Spalato.  Degni di nota, gli articoli riguardanti l’abbellimento di “Piazza dei Signori”, con il rifacimento di alcuni stabili fra i quali quello del famoso e rinomato caffè Troccoli. A titolo puramente informativo e per meglio rendere l’idea dell’entusiasmo che generava l’uso di tali prodotti per l’abbellimento della città, di seguito, si riportano integralmente alcuni articoli di giornale dell’epoca, che trattano l’abbellimento di Piazza dei Signori.

[Abbellimento. - Da Spalato ci scrivono: „Il signor Luigi Troccoli può dirsi veramente benefico al nostro progresso materiale. A merito suo, mercè la sua intelligente intraprendenza, la Piazza dei Signori venne notevolmente abbellita. Dove sorgevano delle casuccie antiche ed informi, sorge ora un elegante e ricco edifizio, di proprietà del signor Troccoli. Il disegno pregevolissimo della nuova casa è dovuto all’ ingegnere Antonelli, un vero artista, che applica con successo il comfort moderno e le norme migliori dell’ estetica all’ architettura. Il pianterreno offre un’ ampia ed elegante sala da caffè, congiunta alle sale del vecchio caffè Troccoli e inaugurata l’ ultima sera dell’ anno. Il nuovo edificio offre un insieme armonioso e gradevole, che giova immensamente al più simpatico dei centri cittadini. I lavori e le figure d’ ornamentazione della ricca facciata, in cemento ed in pietra bianca, vennero eseguiti colla massima abilità nell’ atelier annesso alla premiata fabbrica dei signori Gilardi e Bettizza. Anche in questo genere di lavori (balaustre, bassirilievi, modiglioni, statue) la nostra città non ha più bisogno delle altre. Dall’ atelier ora indicato l’ opera esce perfetta, artistica ed encomiabile. Nella nova costruzione del signor Troccoli anche gli operai muratori e falegnami si fecero veramente onore. Vicino alla casa Troccoli, contemporaneamente, sorse la casa Bollani-Luglier, non mancante di pregi, dall’ampie finestre moderne. Su questa casa, i valenti pittori Voltolini e Bettizza vollero eseguire un bellissimo lavoro in grafito, quasi saggio di opera più complessa da eseguirsi in edificio maggiore. Queste poche linee, più che a servir di risalto all’ opera lodevolissima del signor Troccoli, vogliono eccitare gli altri possidenti di Spalato ad imitarla ampiamente. Ora che la nostra città conta de’ bravi operai ed ha tutti i mezzi che si riecheggino per condurre a termine un edificio moderno, l’iniziativa privala dovrebbe assumere uno slancio patriottico, degno di Spalato e delle speranze che sono riposte nel suo avvenire economico]1)

 

[Industrie spalatine. — Ci scrivono da Spalato, in data dell’11 corrente: „La nostra Piazza dei signori, che dall’ anno scorso si è abbellita, mercè il radicale restauro del Caffè Troccoli, uno dei più geniali luoghi di convegno di Spalato, si è ora arricchita di un altro simpaticissimo edificio, che si impone alla curiosità, anzi all’ammirazione del pubblico. Si tratta di un nuovo negozio, elegantissimo, la cui apertura fu con gentile pensiero riservata alla sera del 6 corrente, onde inaugurare la fiera di S. Doimo, il santo protettore di Spalato, che ricorreva ai sette. Prospiciente sulla piazza e sulla contrada che mena al Duomo, il negozio ha due facciate eminentemente artistiche nello stile del rinascimento; ricche di bugnati, serraghe, medaglioni e festoncini con cornicione sormontato da statuette (putti) tutti lavori in cemento della intraprendente ditta Gilardi e Bettiza, che fa tanto onore all’industria spalatina. Proprietario del negozio è l’egregio nostro concittadino Lorenzo Gilardi, il quale, essendo socio comproprietario della suddetta fabbrica di cementi, ha voluto fare onore alla stessa coll’esporre a così dire su quelle facciate i manufatti che sono il vanto del sociale laboratorio; manufatti di cui si ha nell’interno del negozio uno splendido saggio nel pavimento a mosaico, lavorato a disegno in variopinti colori marmorei, la cui inappuntabile esecuzione farebbe 1’ orgoglio di qualsiasi più vecchia e riputala fabbrica. Alla ricchezza ed eleganza della facciata e del pavimento corrispondono gli addobbi interni; perciocché le porte, lavoro squisito del laboratorio del falegname Scare, le vetrine tutte di un pezzo di cristallo di Sassonia, gli stipi e i mobili armonizzano e completano questo che, non pur negozio, potrebbe chiamarsi un padiglione da esposizione. L’eleganza, il buon gusto e il patriottismo, che non indietreggiò dinanzi alla rilevante spesa, trovarono la loro estrinsecazione in codesto negozio, degno di qualunque capitale e che onora il Gilardi - non solo - ma la nostra Spalato. E notiamo la preferenza che egli volle dare al suo inquilino, a Nicolò Seveglievich, il quale, dotato di buon gusto, suddivise in due lo spazio interno e dedicò il più vasto, quello verso la piazza, a museo di eleganti gingilli, di profumerie, di fiori freschi, destinando 1’altra sezione verso la contrada a gabinetto di barbitonsore, che coi suoi cortinaggi, collo zampillo d’acqua, coll’illuminazione a gas, presenta un non so che di orientale e fa degna cornice al quadro. Gli è così che il nuovo negozio segna il trionfo nel progresso dell’ arte industriale di Spalato e riflette onore non solo alla fabbrica cementi di cui il Gilardi è comproprietario, ma bensì ancora al laboratorio Scare, all’egregio ingegnere dr. Antonio Rubcich, che ha ideati e diretti i restauri, nonché al valente pittore Giovanni Bettiza, figlio al consocio del Gilardi, il quale, col genio dell’artista, ha collaborato nei disegni della facciata. E qui auguriamo prospere sorti ai benemeriti proprietari della nuova opera e facciamo voti a che la fabbrica cementi, la quale già ci ha dato così buona caparra, trovi maggiore credito e il meritato maggiore sviluppo.]2)

 

[Cronaca varia. Spalato, 11 giugno. L’eleganza del Caffè Troccoli ha trovato di questi giorni consacrazione e suggello coi lavori di completamento nella sala principale prospiciente con quattro grandi finestroni sulla Piazza dei Signori. La è una sala che di primo acchito ti colpisce colla ricchezza delle dorature, coi magnifici lavori di stucco e con pitture eseguite da mani maestre, e, facendoti dimenticare il caffè di una modesta città di provincia, ti trasporta lontano col pensiero, e ti fa sognare di trovarti nel salone aristocratico di un caffè dì primo rango. La pittura è nello stile del rinascimento come lo sono i lavori di stucco, questi ultimi usciti dalla fabbrica di cemento della ditta Gilardi e Bettizza. Il plafond è ornato di stucchi, ricchi di fregi intrecciati a dorature, con qua e là figurine dipinte a chiaro scuro su fondo celestino, rappresentanti muse, putti, baccanti ecc., ecc. Le pareti con cornici di svariate modanature sono decorate a pilastrini, che con graziosi disegni presentano sfingi, grifoni, fiori, frutta, e rivelano nell’ armonia delle tinte, nella correttezza del disegno, il merito superiore degli artisti. Una delle pareti è pressoché coperta da uno specchio grandioso di Boemia, chiuso entro una cornice di stucco, egregio lavoro della fabbrica suddetta, ricco di duraturi’, e di un effetto, specie coll’ illuminazione a gas, sorprendente. Ci troviamo, lo si ripete, in un salone aristocratico, in un ambiente poetico. E vi si trova la nota patriotica, la compiacenza del progresso di Spalato, perciocché le pitture e le dorature siano fattura dei valenti pittori Giuseppe Voltolini e Giovanni Bettiza nostri concittadini, che aggiunsero una nuova foglia alla ghirlanda dei meriti artistici, guadagnatisi in grandiosi lavori al teatro nazionale e al palazzo rodolfino (conservatorio di musica) di Praga, nel palazzo commemorativo  incendiatosi teatro della Ring di Vienna, nel museo nazionale di Klagenfurt, nella monumentale cattedrale di Diacovar, in quella recente di Sarajevo e in vari palazzi di Vienna; sono, insomma, due artisti che fanno onore alla patria, la quale li vanta fra i più distinti suoi figli........]3)

Ma distanza di circa un secolo, che cosa ne rimane dello stabilimento ? Diciamo solo che purtroppo o per fortuna, ai giorni nostri non ne è rimasta alcuna traccia ad eccezione di un vecchio stabile attiguo alla fabbrica. Difatti, da quanto già ampiamente detto, le ciminiere vennero fatte abbattere dalle autorità italiane durante l’occupazione e gli stabili della fabbrica, completamente demoliti negli anni sessanta per fare posto all’attuale Hotel Marjan. Anche la riva stessa è irriconoscibile. Dove prima vi era una bassa scogliera, ora una grande e sontuosa riva. In compenso, è tuttora visibile ed apprezzabile, l’impronta architettonica lasciata dai prodotti ornamentali dello stabilimento, che nel corso di oltre 50 anni hanno ornato ogni facciata, strada, tetto e giardino della città. In questa sezione vengono dunque mostrati solo alcuni esempi di manufatti tutt’ora presenti su diverse facciate, cortili r tetti, delle case storiche di Spalato. Un contributo essenziale a questo studio, mi è stato dato dalla Sig.ra Bilić Josipa, 4) a cui devo i miei più sinceri ringraziamenti, per il prezioso materiale e l’aiuto, che mi ha fornito in questi anni per la pubblicazione di questo sito. di seguito alcuni dei più importanti edifici di Spalato, su cui è possibile ammirarne gli elementi decorativi prodotti dalla Gilardi & Bettiza comparate alle illustrazioni dei cataloghi della fabbrica. 5)

Spalato - Villa Rosina

Spalato - Casa Bettiza

Spalato - Tončićeva ulica 4

Spalato - Trogirska 6

Spalato - Matošićeva 5

Spalato - Jelačića 17

Spalato - Marjanski put 19-21

Spalato - Obala Hrvatskog narodnog preporoda 12

Zgrada Jeličić 1871 - Spalato Sinjska 9

Spalato - Altri elementi decorativi

NOTE:

1) Abbellimento, in «Il Dalmata», a. XXIII, n. 89, Zara, 6 gennaio 1888;

 

2) Industrie Spalatine, in «Il Dalmata», a. XXIV, n. 40, Zara, 18 maggio 1889;

 

3) Cronaca varia. Spalato, 11 giugno, in «Il Dalmata», a. XXV, n. 47, Zara, 14 giugno 1889;

 

4) Bilić Josipa., Prva Dalmatinska Tvornica Cementa Gilardi-Bettiza I Njeni Dekorativni Proizvodi, Institut za povijest umjetnosti, atti relativi al convegno: V. međunarodna konferencija o industrijskoj baštini Pro Torpedo, udruga za promicanje i očuvanje riječke industrijske baštine Građevinski fakultet Sveučilišta u Rijeci, 24.–27. svibnja 2012, Split, Centar Cvito Fisković 2012; Sapunar. Ante, Prva Dalmatinska Tvornica cementa (Gilardi-Bettiza) i njeni dekorativni proizvodi u arhitekturi Splita, in «Kulturna Bastina» n. 11-12, Spalato, 1981, pp. 105-111;

 

5) Catalogo dei prodotti: Fabbrica a vapore di cemento portland e romano Gilardi & Bettiza - 1894; Catalogo dei prodotti: Prima Fabbrica Dalmata di Cemento portland Gilardi & Bettiza Spalato - 1909 ;

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Aggiornato al 01/08/2021 - [Sito in aggiornamento]